Ha destato curiosità e scalpore l’annuncio immobiliare di un appartamento di 8 metri quadri in affitto a Bologna a 600 euro. Il monolocale si affaccia su una grazioso cortile interno di un palazzo storico, ma il prezzo appare decisamente esoso se rapportato a quanto viene offerto. Anche in considerazione del fatto che i metri quadrati effettivi sarebbero 6 e non 8 come promesso nell’annuncio di una nota agenzia immobiliare.
Il prezzo
No, non è il set del remake de “Il ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto e non si tratta di un monolocale iper-moderno con “tavolo ribaltabile”, “sedia rotante”, “posto per commensali che non ci sono”, “tovaglia a metro”, “tovagliolo extra-strong” e “bicchiere di plastica”. Il video che proponiamo mostra la visita in un reale micro-appartamento situato in zona Santo Stefano nella città di Bologna.
Va premesso che l’agenzia immobiliare non tratta esclusivamente mini-case, ma fra i suoi annunci propone anche appartamenti di dimensioni comuni. L’agente, prima di aprire la porta del monolocale al potenziale affittuario, l’ha messo in guardia in merito alle dimensioni ridottissime aggiungendo però anche un altro dettaglio: relativamente alla zona e alle richieste di immobili, il prezzo di 600 euro, viene sostenuto, è perfettamente in linea con le quote di mercato di altre città, come ad esempio Milano.
Le caratteristiche
Il primo dettaglio che viene notato dal potenziale affittuario è che nel cortile interno non c’è alcuna possibilità di parcheggio. Il tipo di automobili presenti nella corte interna lascia dedurre che i vari appartamenti siano affittati da persone del ceto medio. Nella scala a chiocciola, le cui pareti non sembrano tinteggiate di fresco, manca l’ascensore. Il monolocale si trova comunque al primo piano. Le caratteristiche: letto singolo posto di fianco al mini-frigorifero, fornello a induzione elettrica, armadio mono-anta non molto capiente (che in realtà è un pensile riadattato), lavello, climatizzatore e bagno con doccia. L’agente immobiliare che ha mostrato il monolocale al giornalista che ha girato il video ha riferito che l’immobile non sarà disponibile prima di metà dicembre, perché al momento ci abita un ragazzo piuttosto “alto”, fra l’altro. La comodità di un locale simile è quella di poter prendere una bibita dal frigorifero senza alzarsi dal letto. La scomodità, fra le innumerevoli, è quella di avere il ronzio del frigo solo a pochi centimetri dai padiglioni auricolari. Per proseguire la descrizione, l’ambiente viene illuminato da una minuscola finestra e la scrivania non è altro che una piccola mensola sulla quale non conviene appoggiarsi.
Incognita abitabilità
Al di là di quanto la sistemazione proposta possa apparire spartana e tralasciando il prezzo che appare eccessivo per un monolocale tanto piccolo, si pone una questione correlata al rispetto dei nuovi parametri introdotti dal decreto salva-casa: il provvedimento stabilisce infatti che un alloggio a singola stanza, per una persona, debba avere una superficie minima comprensiva dei servizi di 20 metri quadrati. Il precedente limite era di almeno 28 metri quadrati. Si tratta dei parametri minimi introdotti dal dl 69/2024 poi convertito nella legge 105/2024. Un monolocale di 8 metri quadri (che potrebbero in realtà scendere a 6) è ben lontano dai requisiti minimi di abitabilità imposti dal governo Meloni.